pokerpro Guru
Admin
Registrato: 31/10/09 16:32 Messaggi: 43
|
|
Con il "processo breve", sarà subito prescritto il 50% dei procedimenti pendenti a Roma, Bologna e Torino mentre a Firenze, Napoli e Palermo, la percentuale è tra il 20 e il 30%. Lo prevede l'Associazione nazionale magistrati. Con tali dati, sottolinea l'Anm, "vengono smentite clamorosamente le rosee previsioni" del ministro Alfano. Immediata la replica del Guardasigilli che invita a non giocare con i numeri perché "si sfascia il sistema"
L'affondo del sindacato delle toghe
Con il ddl sul processo breve saranno ''cancellati fino alla metà dei reati''. L'Associazione nazionale magistrati, dati alla mano, smentisce ''clamorosamente le rosee previsioni'' del ministro Alfano, che la settimana scorsa in Parlamento aveva detto che, in base a una prima stima, il disegno di legge avrebbe portato all'estinzione dell'1% dei procedimenti penali pendenti. Una replica puntuta al Guardasigilli , che aveva accusato il sindacato delle toghe di attaccare la sua rilevazione ''senza fornire un dato alternativo''.
I numeri snocciolati dall'Anm sono stati raccolti a campione dai tribunali delle grandi città. E sono impietosi: a Roma, Bologna e Torino a cadere sotto la mannaia del provvedimento sarà oltre il 50% dei procedimenti in fase di udienza preliminare o già al dibattimento. Mentre a Firenze, Napoli e Palermo, la percentuale di processi destinati alla sicura prescrizione sarà tra il 20 e il 39%. ''Sebbene si tratti dei primi dati comunicati dagli uffici giudiziari, essi sono calcolati su un campione particolarmente significativo e rappresentativo, perché provengono dai tribunali delle grandi citta''' puntualizzano il presidente Luca Palmara e il segretario Giuseppe Cascini, che ora auspicano ''una discussione serena ma informata, che si estenda anche alla legge Finanziaria e alle residue possibilita' di prevedere risorse e stanziamenti adeguati al rilancio della giustizia''.
La replica del governo
L'uscita dell'Anm finisce per alimentare un nuovo scontro tra il governo e la maggioranza da una parte e i giudici dall'altra: l'Anm ''non giochi con le parole e nemmeno con i numeri'' dice Alfano, che parla di un ''clamoroso abbaglio''; ''L'Anm farebbe bene a ripassare le tabelline'', risponde a sua volta Maurizio Gasparri, primo firmatario del ddl.
Alfano risponde invitando l'Anm a ''precisare bene i termini della questione'', e parla di un ''clamoroso abbaglio'', visto che ''i procedimenti pendenti in Italia sono circa 3 milioni e 300 mila e il 50% fa oltre un milione e 600 mila''. Per Gasparri le cifre del sindacato delle toghe sono ''completamente destituite di ogni fondamento''. ''L'Anm dà i numeri'' accusa a sua volta il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, che parla di ''performances politiche di un pugno di magistrati''. Sono ''cifre fasulle'', è una ''macroscopica manipolazione'' rilancia Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia alla Camera e responsabile organizzativo della consulta Giustizia del partito.
E in questo clima teso oggi il ministro incontrerà i procuratori e Pg di tutta Italia, mentre il Csm ascolterànel pomeriggio i capi degli uffici giudiziari di primo grado delle maggiori città per fare il punto sull'impatto che il provvedimento avrà sui processi in corso. |
|